Il volume di Massimo Archetti Maestri oltre ad essere di “alta classe” dal punto di vista storico e critico, sicuramente si accrediterà di un’importanza notevolissima per la storia ecclesiale del territorio acquese e alessandrino non solo di quel tempo, ma anche per quello successivo, quando, ad esempio, dall’ambiente spirituale dei cappuccini prenderà vita e si svilupperà il ramo dei Passionisti, fondati da Paolo della Croce.
Nel volume si rendono noti due testi biografici del cappuccino acquese fra Costanzo da Bogogna, nell’ampia introduzione si presenta in forma altamente documentata e critica, prima la Vita e morte del servo di Christo fra Costanzo d’Aiqui, scritta dal cappuccino Agostino Boccafò da Genova, poi quella stesa dal cappuccino di Chiavari, Padre Vincenzo Maria da Rivarola, anch’egli cronista ufficiale della Provincia genovese dell’Ordine, la cui biografia di fra Costanzo “è una rielaborazione leggermente amplificata, ma sostanzialmente fedele, delle testimonianze raccolte da Boccafò”.