è nata ad Alba nel 1959 e vive a Mondovì (CN). Ha pubblicato un libro per bambini e numerose raccolte di poesie; i suoi scritti: poesie, saggi, articoli e racconti, sono apparsi online e su riviste e antologie. Ha vinto il premio letterario "cesare Pavese" 1994 per poesie inedite. Ha tradotto e pubblicato numerose poesie in inglese, alcune di autori inediti precedentemente in Italia. Insieme ad amici è fondatrice e redattrice di "Margutte - non-rivista online di letteratura e altro".
“Mettere insieme la storia di famiglia”, scrive Silvia Pio “significa raccogliere e sistemare come in puzzle le parole di chi c’era, chi ricorda e chi ha sentito dire”.
Nelle pagine di questo libro, l’autrice fa, e indice a fare, un profondo esercizio di ricordo.
Il fulcro intorno al quale passano i giorni e le vite dei protagonisti è rappresentato dal patriarca Bartolomeo Pio (1900-1990), nel testo l’autrice riporta un documento scritto da Bartolomeo stesso dove viene raccontata parte della storia della sua famiglia ed anche un interesse e coinvolgente testamento spirituale.
L’autrice trascrive anche ampi stralci del diario di Giancarlo Pio, figlio di Bartolomeo ed erede dell’azienda agricola Prassotere. Un diario in cui Giancarlo presenta i giorni di un contadino che, nel secondo dopoguerra, ha vissuto un periodo di 2poche rose con tante spine”.