La storia della Miva ha per Acqui un rilievo del tutto particolare. Essa infatti ci restituisce non solo l’evoluzione di un’industria di notevole dimensione produttiva e commerciale, ma anche lo scenario e lo spunto per conoscere da vicino una più ampia vicenda sociale e urbana che muove i primi passi nella modernità del ‘900.
Le strutture ormai vuote della più importante fabbrica dell’acquese, dove generazioni di operai-artigiani hanno soffiato il vetro e nella quale è nato e si è sviluppato un prodotto tecnologicamente avanzato come isolatore per linee elettriche, sono state abbattute. L’intento principale di questo lavoro, sicuramente non esaustivo e che si potrebbe estendere ad altre fabbriche della zona ormai scomparse, è stato dunque quello di cercare di documentarne la storia.
Dopo la distruzione del “contenitore o di quello che ne rimaneva, si è cercato di recuperare in parte il “contenuto”: una storia di uomini e macchine, di lavoro e speranze dei quali si è figli e che non deve essere dimenticata.