Chi semina datteri non mangerà datteri

12,00

COD: ISBN: 978-88-6195-446-5 Categorie: , Tag: ,

Dettagli del Libro

Formato

15×21

Pagine

pp. 192

Publisher

Impressioni Grafiche

Edizione

I ed – settembre 2023

L'Autore

Salmoiraghi, Marinella

è nata in quel dì di maggio del 1951. Varesotta d’origine, milanese di residenza, ortigatt di adozione. Diplomata, è stata maestra elementare con entusiasmo, ma le vicende della vita l’hanno portata a esercitare un lavoro non suo. L’Ortica è un fazzoletto di terra racchiuso tra linee ferroviarie, delimitato geograficamente, ma espanso culturalmente e socialmente. Il rione di Milano, con origini antiche, ha dato modo di compensare la limitazione creativa di un lavoro aziendale con la possibilità di esprimere i bisogni di un animo in pena. Grazie all’Ortica, Marinella ha potuto spaziare nell’ambito sociale, culturale, organizzativo, creativo. Autrice di Cent’anni all’Ortica, ha curato i testi Cascina Rosa di Luciano Allievi e La Polveriera Storia di acque e polveri nel territorio dell’Ortica di Piera Fossati; ha organizzato sfilate in costume d’epoca e carri allegorici; ha partecipato alla realizzazione di feste e di manifestazioni aggreganti; ha scritto articoli per Milano 12, l’allora giornale di zona; ha preso parte alla vita socio-politica del rione.
Dopo un’intensa partecipazione, da qualche anno si è ritirata nel silenzio, guardando dal balcone la vita che scorre, pensando a come e quando rituffarsi nel fiume. È stata definita “Marinella, la sognatrice” che potrebbe suonare come una persona avulsa dalla realtà, ma che, invece, ha portato la sua realtà all’altezza dei suoi sogni.

Il Cammino di Santiago è il percorso che, spero, mi parlerà al cuore e alla mente. Parto per fare ordine, per meglio capirmi.

L’hospitalera si volta, sorride, saluta con la mano e ci lascia sorpresi, padroni del maniero, coraggiosi cavalieri che uniscono le competenze, le forze, le attenzioni, animi diversi su un unico Cammino dove si incontra un’umanità migliore.

Ecco il mio nastro. È – questa catarsi – una camminata nel sottobosco degli anni, una corolla di impressioni, un’eco distante del dolore provato nel partorire una persona nuova, molti sassi pesanti da spostare per arrivare nella radura illuminata che è oggi la mia vita.