… ogni vita, anche quella che sembra più sfortunata, è sempre meritevole di essere vissuta: qualche spiraglio di bellezza, di meraviglia stupita, di passione e immensità, prima o poi, tutti lo sperimentano, fosse anche solo per un attimo.
Le diciassette storie vere raccolte in questo libro, che raccontano del disagio psichico, costituiscono un contributo inedito e particolare per la nostra conoscenza della realtà e dei drammi che in essa si vivono.
Sono proposte da chi, per trent’anni, ha lavorato presso il servizio territoriale di salute mentale di Acqui. Al centro di queste narrazioni, basate sulla conoscenza e sul dialogo diretto dell’autrice con i protagonisti, non c’è la malattia, bensì le persone e le loro vicende esistenziali.
L’intento dell’autrice è quello di “diffondere un po’ di luce” su situazioni che vivono in solitudine, ai margini della società, sovente guardati con timore, sospetto e paura. Nel contempo il senso del libro è di lasciare testimonianza del lavoro di infermieri e medici che si occupano di un servizio tanto delicato e in fase di forte cambiamento, sia per la riduzione delle risorse, sia per il modo in cui oggi si esprime il disagio.