L’Archivio Vescovile di Acqui ha conservato molto materiale riguardante il Monferrato medievale, la maggior parte del quale è stato pubblicato. Ora Paola Piana Toniolo, allieva di Geo Pistarino, ha fornito l’edizione degli atti del notaio Pietro di Bongiovanni, contenuti in un cartulare di quell’Archivio, colmando così una grave lacuna non soltanto perché questa fonte, fosse nota e utilizzata da vari studiosi, era rimasta inedita, ma anche e soprattutto perché il suo contenuto la distingue dalle altre fonti documentarie acquesi.
Infatti, come è ovvio, l’Archivio Vescovile conserva generalmente materiale di origine ecclesiastica, invece la documentazione del cartulare di Pietro di Bongiovanni riguarda soprattutto la società laica acquese, in particolare il ceto dirigente, illustrato nell’attività economica, nelle strutture familiari e nelle sue relazioni.
Il cartulare rogato dal notaio Pietro di Bongiovanni comprende 275 documenti risalenti agli anni 1402-1427 e riguardanti la città di Acqui e il suo circondario, in particolare i movimenti immobiliari, trattandosi per lo più di atti di compravendita di case o terreni, di doti e di testamenti.
Essi hanno permesso di tracciare il quadro della vita economica e sociale del luogo, individuando strade e contrade, botteghe artigiane o professionali, riconoscendo famiglie di antica e nobile origine e la presenza di forestieri provenienti da località anche lontane, come Grenoble, Como o Napoli, studiando le misure agricole, gli usi monetri ecc.
Testamenti e atti dotali hanno posto inoltre in evidenza il mondo della famiglia, le relazioni matrimoniali, la posizione dei minori e delle donne, ma anche, con i lasciti in favore di enti religiosi, la situazione patrimoniale di chiese e monasteri, oggetto di interventi innovativi conseguenti alla rinata vitalità della società locale.
Può essere considerato la raccolta unitaria di documenti medievali più importante per la storia acquese, da porsi solo dopo le raccolte del Moriondo e del Pavoni.
L’opera di edizione comprende la trascrizione integrale di tutti gli atti, ciascuno dei quali preceduto da un breve regesto in italiano. L’indice elenca i nomi di persona e di luogo, le professioni, le cose notevoli, le cariche politiche ed ecclesiastiche ecc. con i relativi rimandi. Un’introduzione poleografica e diplimatistica, ma anche storica, precede l’edizione critica del testo.