GOCCETTINA ARRIVA SULLA TERRA
Dovete sapere che più di quattro miliardi di anni fa c’era un grande sasso, un asteroide, che vagava nello spazio. Nascosta dietro a questo asteroide viveva una molecola d’acqua che non ricordava di aver mai visto la luce. Per lei il tempo scorreva lento e sempre uguale, finché un giorno sentì che l’asteroide cominciava a precipitare, cadeva sempre più giù e la velocità continuava ad aumentare, finché sentì un tonfo. Avevano urtato qualcosa di molto grande che li aveva attratti con forza. Era arrivata sulla terra che stava formandosi.
Per la violenza dell’urto, mentre sprofondavano sulla terra, era stata sbalzata fuori dall’asteroide.
Per molto tempo sentì dei rumori assordanti, probabilmente dovuta alla caduta di altri asteroidi. Dopo essersi ripresa dallo spavento e aver sopportato inizialmente temperature elevatissime, la sua nuova vita dentro la terra cominciò a trascorrere tranquilla. Era totalmente al buoi e la temperatura era diventata sopportabile e costante. Il sole splendeva in superficie non riusciva a far penetrare i suoi raggi a quelle profondità e quindi non si sentivano le variazioni di temperatura al succedersi delle stagioni.
In quella profondissima caverna, che era diventata la sua nuova casa, era accaduta una cosa bella: la piccola molecola d’acqua aveva trovato altre compagne come lei.
Tra loro si era formato un legame così stretto che si tenevano per mano tutto il tempo. Lei ben presto si era guadagnata l’amicizia delle sue compagne ed era risultata così simpatica e socievole che tutte le altre molecole avevano cominciato affettuosamente a chiamarla Goccettina.
Giocavano e danzavano in continuo, porgevano la mano a una nova amica scambiandosi di posizione, come in un ballo gioioso e infinito. Così impararono a conoscersi e a riconoscersi tutte uguali: due atomi di idrogeno legati a un atomo di ossigeno (H2O) a formare una specie di V.
GOCCETTINA VEDE IL SOLE
Il tempo trascorreva felice finché un giorno qualcosa cominciò a cambiare. Inizialmente fu un impercettibile movimento, come se la caverna stesse lentamente muovendosi. Poi iniziò ad aumentare la temperatura e le compagne di Goccettina cominciarono ad agitarsi così tanto che non c’era verso di stare unite per mano. Si sentivano forti boati e la terra veniva scossa da terremoti, finché, all’improvviso, sentì che veniva trasportata in alto, violentemente, in un turbine di fuoco. Il suo volo non terminò subito. Era immersa in una densa nube scura e galleggiava. Era una sensazione nuova, prima di spavento, poi di profonda serenità. Cominciò a lasciarsi dondolare in quel nuovo mezzo leggero che era l’aria. Lentamente quella coltre opaca cominciò a dissolversi e lo spettacolo che si presentò ai suoi occhi fu meraviglioso.
In alto una sfera di luce forte e calda, il sole, in basso, terre verdi, montagne e il mare. Non aveva mai visto uno spettacolo così bello. L’unica cosa che le mancava erano le sue compagne che aveva lasciato in quella profonda caverna. Non sapeva se anche loro fossero salite a vedere questo spettacolo o fossero rimaste al chiuso. Ma ben presto Goccettina si accorse di non essere sole. Via via che volava spinta dal vento incontrava nuove e vecchie compagne che le raccontavano la loro avventura. Incontrò anche un gruppo di molecole che le dissero di essere arrivate sulla terra a bordo di comete e di aver contribuito a dar vita a moltissimi esseri viventi. Per Goccettina era come nascere a una nuova vita.
Nuovamente era ricominciata quell’unione con le sue compagne che diventavano sempre più numerose. Qualcuna raccontava di provenire dal basso, non dal centro della terra, ma da una grande distesa, il mare, ed altre sostenevano di essere volate in alto addirittura dalla terra ferma.
Il sole cambiava posizione di continuo come se si muovesse in un infinito girotondo. A quel tempo Goccettina ancora non sapeva che non era il sole a girare ma la terra, che ruotava su se stessa alternando il giorno e la notte.